Ogni anno ha la sua storia e può insegnarci qualcosa, se lo si guarda col dovuto distacco…
A distanza di 1 anno possiamo girarci e ripercorrere assieme i momenti salienti di un anno a dir poco turbolento.
I risparmiatori possono imparare tanto da un anno che, volenti o nolenti, rimarrà nella storia…
Primo trimestre: l’ottimismo lascia il posto alla pandemia
Il 2019 era stato un anno sorprendente.. dopo un guadagno del 30% chiudendo a 3.230pt, le prospettive per il 2020 erano buone…
l’anno quindi è iniziato con moderato ottimismo per lo S&P500… d’altronde cosi la pensavano più o meno tutti i gestori..
Nonostante il diffondersi delle voci su un virus mortale in Cina, nonostante il primo caso americano fosse stato registrato il 20 gennaio e il 31 gennaio il Dipartimento della salute e dei servizi umani degli Stati Uniti avesse dichiarato l’emergenza sanitaria pubblica, il maggior indice della borsa americana continuò la sua salita fino al 19/2 a 3.386pt.
Quando diventò chiaro che il coronavirus sarebbe stato un problema anche fuori dalla Cina, le cose iniziarono ad andare fuori controllo.
I mercati sempre più preoccupati cominciarono a scendere e Febbraio chiuse a 2.954pt, in calo di oltre il 12% sui massimi di soli 10gg prima.
Era iniziata la grande crisi del 2020.
Marzo concretizzò le peggiori paure del mondo.
Le azioni erano in caduta libera, la peggiore dal 1929, dopo un decennio di crescita senza precedenti…. il diffondersi a macchia d’olio dei casi di contagio e la sanità pubblica ovunque in affanno, mandarono in tilt il mondo intero.
I diversi approcci, spesso negazionisti, assunti da singoli stati, la visone contrastante sulle modalità di affrontare la malattia, i paragoni fra Coronavirus e l’influenza, l’idea di immunità di gregge, i numeri incerti della diffusione, i contrasti fra le singole istituzioni, non fecero altro che ampliare lo sconcerto e la paura in tutto il mondo.
I lockdown istituiti da tutti gli Stati, in maniera non sincronizzata e spesso parziale, iniziarono a colpire l’economia reale, le aziende e le famiglie, dando inizio alla recessione del 2020.
In questa situazione la guerra sui prezzi del petrolio fra Russia e paesi Opec, guidati dall’Arabia Saudita, seguita al forte calo della domanda, non fece altro che buttare benzina sul fuoco.
Il mese dei record si stava riscaldando.
Il 9/3 lo S&P500 calò del 7,61%, il 12/3 del 9,51%, il 16/3 del 11,98%, facendo registrare il maggior calo percentuale in un solo giorno dal Black Monday del 1987, mentre nello stesso momento l’FTSE MIB della Borsa Italiana scese del 16,92%, diventando così il mercato più colpito durante quel Black Thursday.
Nel crollo di marzo 2020, i titoli azionari globali videro una flessione del 30% nella maggior parte dei paesi del G20.
Il 20 marzo, Goldman Sachs avvertì che entro la fine del secondo trimestre 2020 il PIL statunitense si sarebbe contratto del 29% e che la disoccupazione avrebbe potuto salire vertiginosamente almeno al 9%.
Scott Morrison, il Primo ministro australiano, definì l’incombente crisi economica “simile alla Grande Depressione del 1929” e niente lo sottolineava più del record di 6,65 milioni di americani che presentarono la domanda di disoccupazione il 2 aprile.
Nel momento più cupo, con la paura di una morte in solitudine che toccava chiunque e con i timori di tanti per la perdita del lavoro, la borsa toccava il minimo il 23 marzo a 2.191pt , portando il calo dal 19 di febbraio a un -35,29%.
L’Italia andava in Lock down totale dal 9 marzo al 3 maggio.. Si stampava nella ns memoria l’immagine dei camion militari che di notte trasportavano fuori dalle città del nord le salme dei ns caduti…