Montagna

‹‹… Chi va in montagna mi capisce al volo: una di quelle volte che ti sei alzato la mattina presto, stai sudando ormai da ore come un becco, sotto lo zaino, verso il rifugio che è là… son tre ore che è là… perché li spostano! Ci ho messo anni a capirlo: lo fanno per il tuo bene ma li spostano, chiaro! Tu sei là che ti domandi chi è che te l’ha fatta fare tutta ‘sta fatica, ti casca l’occhio indietro un attimo, e capisci da solo che valeva la pena di fare tutta la fatica del mondo per arrivare là, in quel momento li, perché giù, il fondo valle da dove sei partito, è già coperto di nuvole, ma tu ormai sei sopra. È limpido sopra. A trecentosessanta gradi hai le montagne, le crode, (…) che ti par di poterci volar sopra come un rapace››.

( Marco Paolini dal monologo teatrale “Il racconto del Vajont” )

 

Ecco, direi che descrive benissimo il mio amore per la montagna… da sempre. Da quando ci andavo con i miei genitori da piccolo, con quel lento camminare in salita in mezzo al verde e agli alberi, alla scoperta di laghetti incantati… da quando li ho girati con gli scout, dormendo in tenda, davanti al fuoco in mezzo ai suoni della notte…. e poi da adulto sulle Apuane prima, poi sulle Dolomiti e in Svizzera e infine sulle nostre montagne che 106 anni fa hanno visto combattere i nostri soldati durante la 1° Guerra mondiale…
Ortigara, Pasubio, Cengio, Spill, Melette, Forno, Chiesa, S.Maria, S.Lucia, Monte Nero.. sono solo gli ultimi su cui mi sono affacciato, rispettosamente, da solo, dopo aver letto le vicende di allora, o con la guide, esperienza che davvero consiglio a tutti..…

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